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Capperi
Sapete perché mi sono interessata ai capperi? Perché i loro fiori sono unici, fantastici, magnificamente perfetti ed in Meridione ve ne sono ovunque ed il loro sapore quello vero è unico ma noi abbiamo deciso di INNOVARE il CAPPERO.
CAPPERO SENZA SALE CONSERVATO IN HPP
Il cappero è un fiore non ancora sbocciato. In altre parole, è un bocciolo che viene raccolto prima che il fiore schiuda e diventa alimento prelibato.
Il cappero è una pianta perenne di origine asiatica. È diffusa in tutto il mediterraneo ma anche nel centro Italia, sia come pianta coltivata sia come pianta spontanea. In botanica, è considerato un arbusto tenace che cresce anche nelle zone più impervie. Crescendo, forma un cespuglio e, durante la fioritura, è sommerso da fiori bianchi bellissimi. Esigenze ambientali di questa pianta. Essendo una pianta originaria dell’Asia, quindi di zone a clima tendenzialmente caldo, i capperi possono crescere solo in condizioni di temperature idonee e quindi superiore ai 20-22 °C.
Possono essere facilmente coltivati sia in orto che in pieno campo, ma anche in vaso. Le zone migliori nel nostro paese sono le regioni del Sud e del Centro Italia. La coltivazione dei capperi può essere intrapresa anche al Nord, ma certamente con i giusti mezzi di protezione delle colture. Questi sono fondamentali nel caso di abbassamenti di temperatura improvvisi o comunque in zone in cui il clima non ne favorisce la crescita.
Anche l’esposizione solare è fondamentale, Infatti i capperi preferiscono crescere in zone soleggiate in cui la radiazione solare è diretta alle foglie della pianta. Quindi, se vuoi coltivare i tuoi capperi in vaso, è importante che tu metta questa pianta nella parte più soleggiata del tuo balcone.
Per quanto riguarda il terreno ideale a far crescere bene e nel modo migliore la pianta di cappero, devi sapere che questa è una pianta molto rustica. Cresce bene anche in terreni sassosi e aridi. Ecco spiegato il motivo per cui troviamo distese di coltivazioni di capperi nelle zone costiere del Meridione, dove a volte germina anche tra i muri di edifici abbandonati.
Mi raccomando, non piantare mai i capperi in terreni troppo argillosi o che non drenano bene l’acqua piovana. Il cappero, infatti, non sopporta i ristagni d’acqua. Questi possono provocare nei casi più semplici una crescita rallentata della pianta, nei casi più gravi possono addirittura portare all’asfissia delle radici e quindi alla morte.
Per quanto riguarda l’apporto di sostanza organica, invece, i capperi non hanno bisogno di particolari attenzioni. Puoi anche evitare di concimare.
Capperi
Semina e Trapianto
Cominciamo ora a vedere come coltivare i capperi e come seminare il cappero in vaso. La riproduzione della pianta può avvenire sia per seme che per talea. Nel caso avvenga per seme, si raccolgono i piccoli frutti con all’interno i semi nel mese di settembre. Nel caso avvenga per tale, invece, si taglia un rametto della pianta madre e si mette in un substrato di terreno sabbioso per farlo radicare.
Coltivazione: le piantine devono essere disposte a circa 150 cm di distanza tra loro e circa 180 cm tra le file. I vasi, invece, devono avere un diametro di circa 40 cm e devono essere riempiti di buon terriccio e di argilla espansa.
L’unica lavorazione agronomica da eseguire durante la coltivazione è la sarchiatura, in modo da tenere pulito il suolo dalle erbacce. Essendo una coltura poliennale, il cappero ha bisogno di più sarchiature durante tutto il suo ciclo vegetativo.
Per quanto riguarda l’irrigazione, invece, non è importante eseguire innaffiamenti. Il cappero infatti ama l’aridità e, come abbiamo detto, è una pianta molto rustica che vegeta bene anche in terreni sassosi. Le sue radici riescono ad andare in profondità e quindi gli apporti idrici da parte nostra sono inutili